Glossario Olanda

Zuiderzee

ZuiderzeeLo Zuiderzee era il nome dato alle acque interne che il Mare del Nord riversava nel territorio olandese. Nel 1932, attraverso le famose opere di bonifica che portarono alla costruzione della diga di Afsluitdijk, il mare venne trasformato nel lago d'acqua dolce di Ijsselmeer.
Le opere di bonifica, come è noto, si resero necessarie a seguito delle continue inondazioni subite, che portarono l'Olanda ad essere conosciuta come una terra strappata al mare.
La superficie del mare interno di Zuiderzee copriva ben 5.000 km² d'acqua salata, anche se nel periodo romano si testimonia che queste acque interne erano di dimensione più ridotte (forse un complesso di laghi, paludi e canali vari). Nel tempo, le acque si fecero più presenti, rompendo gli antichi argini naturali e riversandosi nel mare attraverso il canale di Vliestroom (tra le isole di Vlieland e di Terschelling).
Durante il medievo iniziarono i primi cambiamenti, il livello del mare salì visibilmente e violente tempeste  incominciarono lentamente ad erodere la fragile costiera. Durante il periodo del 1282 si registrò la prima inondazione di tragiche proporzioni, che irrompendo attraverso le barriere naturali delle dune di Texel, portò grande distruzione. In quel periodo, per la prima venne usato il nome di Zuiderzee, che significa mare del sud. Nel 1287 le inondazioni provocarono la morte di circa 80.000 persone (inondazione di Santa Lucia).
Dal XV secolo il mare interno di Zuiderzee rimase più o meno invariato, grazie alle migliorie  apportate alle dighe naturali; tuttavia con il tempo, diventava sempre più perentoria la possibilità di contrastare la volatilità della natura. Nel 1482 le inondazioni provocarono la scomparsa di 72 villaggi e la morte di oltre 10.000 persone.

Nel 1932, al termine della costruzione della diga di Afsluitdijk, il mare interno di Zuiderzee diventò il lago di Ijsselmeer; nacquero i primi polder moderni, vaste aree d'acqua diventate terra adibita all'agricoltura e alla costruzione urbana (i polder di Wieringermeer, Noordoostpolder e Flevoland). La prima fase del piano di bonifica del mare di Zuiderzee avvenne nel 1942 con il prosciugamento del polder nord-occidentale di Noordoost, che inoltre comprendeva l'isola di Urk (il mare interno in totale conteneva altre 3 piccole isole, Wieringen, Schokland e Marken, oggi tutte parte, insieme ad Urk, della terraferma). Di queste, dal 1995 la Schokland  è sito UNESCO. Vennero quindi successivamente bonificate le restanti parti orientale e meridionale, rispettivamente nel 1957 e nel 1968.

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