Personaggi famosi olandesi
Anna Frank
Anna Frank è stata una delle tante vittime della persecuzione nazista durante la II Guerra Mondiale. conosciuta in tutto il mondo per il suo diario, scritto a 16 anni nel 1940, che ancora oggi rappresenta la cronaca preziosa della tragedia subita dagli ebrei in Europa.
Nata a Francoforte nel 1929, da una agiata famiglia tedesca di origine ebrea, la sua famiglia, dovette fuggire dalla persecuzione dei nazisti in Germania e spostarsi in Olanda, ad Amsterdam, nel 1933. Nella città olandese il padre di Anna, Otto Frank, iniziò a lavorare come dirigente in un'importante azienda. Anna nel frattempo cresceva, arguta, estroversa ed elegante. Con l’invazione tedesca dell’Olanda, la famiglia Frank dovette nuovamente fare i conti con la brutalità nazista. Nonostante le prime restrizioni poste in atto dalla campagna anti-ebraica dei nazisti, le figlie di Otto Frank, continuaroa a cercare di condurre una vita sociale e culturale quasi normale, anche grazie alla sensibilità dei genitori.
Senza mai disperarsi i genitori di Anna dovettero organizzare la propria sopravvivenza. Con l'aiuto dei vicini la famiglia si nascose in un piccolo locale del palazzo che dove fino a poco tempo prima lavorava il signor Frank. Il nascondiglio veniva chiamato Achterhuis ed era situato in un vecchio palazzo che dava sul canale di Prinsengracht, al numero 263.
Il rifugio-prigione dell'Achterhuis venne descritto più volte da Anna nel suo diario, il lento e disumano vivere, la paura di essere scoperti, della prigionia e dell'avvicinarsi della fine, che arrivò a soli 16 anni nel campo di concentramento di Bergen Belsen. La lettura del diario, ancora oggi fa emozionare. E’ toccante scoprire la quotidianità dignitosa ma orribile di una delle tante famiglie ebree nell'Europa nazista, la speranza e la determinazione di vivere, la bontà di cuore che non lascia il passo all’odio. Una lezione come poche nella storia dell'umanità. Come amava spesso scrivere Anna“...Viviamo tutti con l'obiettivo di essere felici; le nostre vite sono diverse, eppure uguali, e chiunque è felice renderà felice gli altri.”
La famiglia Frank, insieme alla famiglia Van Daan con cui condividevano il rifugio, venne arrestata e portata nel campo di concentramento di Westerbork, nella regione di Drenthe, per poi essere trasferiti nel campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia. Anna e la sorella Margot vennero poi mandate nel campo di Bergen-Belsen, dove morirono di tifo nel marzo 1945, poche settimane prima della liberazione da parte delle truppe alleate. Solo il padre di Anna riuscì a sopravvivere; a lui venne consegnato il diario della figlia, ritrovato nel nascondiglio di Prinsengracht dalla vicina e amica signora Miep Gies.
Il Diario di Anna Frank venne pubblicato ad Amsterdam nel 1947, col titolo originale Het acherhuiscil (Il retrocasa).