Storia dell'Olanda

Il dominio romano in Olanda

Dominio romano in OlandaIntorno all'anno 58 a.C. i romani conquistarono le terre dell'odierna Olanda e Belgio, che diventarono il confine settentrionale dell'impero, lungo il fiume Reno.
I romani edificarono diverse città in quella che divenne la provincia della Germania inferiore; città che oggi conosciamo con il nome di Maastricht, Utrecht e Nijmegen. Altre regioni dell'odierna Olanda che non furono dominate dai romani, furono comunque da questi fortemente influenzate.
Durante il periodo del dominio romano in Olanda, il territorio delle basse terre abitato dalle tribù germaniche dei Batavi,  sviluppò il commercio, la scrittura e un innato senso artistico (come è stato riscontrato nel tempio romano di Elst dedicato agli Dei locali).
Il 69 d.C.,  dopo quasi un secolo di dominio romano, fu l'anno della nota rivolta dei Batavi: i ribelli guidati da Gaio Giulio Civile (così ben rappresentato da Rembrandt) distrussero diverse legioni romane, dividendo le parte settentrionale dell'armata; l'anno successivo la rivolta fu sedata per mano del generale Petillio Cereale,  che sotto ordine dell'imperatore Vespasiano iniziò le negoziazione con il capo dei ribelli, lo stesso Giulio Civile. Intorno al 300 d.C. tribù esterne si insediarono nel territorio, le popolazioni dei frisoni mantennero i loro possedimenti,  i sassoni si stanziorono ad oriente, mentre i franchi conquistarono l'occidente e il sud dell'intera regione.

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